IN ANTICHITA' USAVANO MATERIALI CHE OGGI NON SIAMO IN GRADO DI PRODURRE!!



Nonostante abbiamo raggiunto un livello di tecnologia elevato, rispetto al passato, e disponiamo di attrezzature e macchinari che misurano, calcolano, disegnano, tracciano, scavano, sollevano ect... oggi rimangono inspiegabili metodi e materiali utilizzati nelle ere più remote del nostro passato dai costruttori ad esempio delle piramidi di Teotihuacan. In beffa a ciò che credono i ricercatori e scienziati ortodossi, di aver cioè capito tutto quello che c'era da capire sulla costruzione di questi enormi "edifici", in realtà vengono fuori delle scoperte che riusciamo a spiegare solo facendo finta di non averle viste.

Infatti proprio a Teotihuacan, nelle vicinanze del Tempio del Sole è stato scoperto un pozzo di sette metri di profondità collegato a una galleria sotterranea, che termina in una grotta lavica naturale situata proprio al centro dell'edificio. Nella caverna, antecedente alla costruzione, sono stati rinvenuti alcuni specchi di ardesia e dei frammenti di ceramica di cui ignoriamo la funzione.



Nel lontano 1906 gli studiosi avevano già effettuato una scoperta straordinaria senza rendersene conto. Trovarono infatti grandi quantità di un particolare minerale che richiede, ancora oggi, processi di lavorazione altamente tecnologici, la mica. Tale silicato (la mica) era stato impiegato sia per la costruzione del livello superiore della piramide del Sole che per il tempio detto appunto "della Mica". Al suo interno vennero ritrovati due strati di ben 270 cm/quadrati di tale materiale, messi in opera evidentemente con una precisa funzione. Negli ultimi anni, non si sa per quale motivo, la piramide della Mica, però, è stata resa inaccessibile al pubblico e il suo ingresso è stato sbarrato da due pesanti lamiere, senza spiegazioni di sorta.


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Chi ha potuto visitare l'incredibile monumento quando ancora era aperto ai visitatori, tuttavia, riferisce di essere stato abbagliato dal riverbero della mica che rivestiva il soffitto con piastrelle di dieci centimetri per venti. Lo stesso materiale è stato impiegato per realizzare le sezioni di sette centimetri di spessore che si alternano diverse volte agli strati di pietra. I fogli di mica consistono in una pellicola elastica che si sbriciola al tatto, e le lamine sfaldate risultano trasparenti e in grado di riflettere la luce del sole con elevata intensità. Dalla piramide della Mica parte poi una galleria sotterranea che si congiunge alla caverna sotto la piramide del Sole.  Quindi le due piramidi risultano collegate da questo tunnel sotterraneo, di cui chiaramente non se ne conosce la funzione.  Tanto per non cambiare, anche l'accesso del tunnel è stato  sbarrato e nessuno sa dire esattamente cosa ci sia là sotto.

il tunnel 

Ma cos'è la Mica? Perchè è stata usata per rivestire le pareti, quale era la sua funzione?
La Mica è un silicato di alluminio, un composto formato dall'unione di vari elementi quali potassio, alluminio, ferro, magnesio, litio, manganese e titanio. Ogni territorio produce una determinata qualità di Mica, a seconda della quantità di ciascun elemento. Quella rinvenuta nel sito archeologico messicano proviene dal Brasile, pertanto chi ha costruito il tempio si prodigò per ottenere proprio quel tipo di Mica. Ma a quale scopo? Ufficialmente non lo sappiamo, nel senso che neanche i ricercatori lo sanno.
Però sappiamo che la Mica attualmente viene usata come isolante termico ed elettrico nonchè come moderatore nelle reazioni nucleari. 
Risulta quindi particolarmente adatta  ad applicazioni di alto livello tecnologico. Possiede una notevole elasticità, una forte resistenza al calore (fino a 800 gradi) e agli improvvisi sbalzi termici e inoltre è inattaccabile dai solventi organici e dagli acidi.
Oggi la mica viene usata nella fabbricazione degli sportelli dei forni a microonde, o in elettronica per isolare valvole termoioniche a tubi catodici, negli apparecchi radar, nei rivelatori di raggi cosmici.
Il nostro attuale livello tecnologico ci consente di produrre lastre di trenta o quaranta centimetri quadrati di mica attraverso lunghi e sofisticati processi di lavorazione.
Ciò premesso, le piastrelle di mica scoperte a Teotihuacan superano i 200 cm quadrati di estensione.


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