Archeologi dell'Istituto delle Scienze indonesiano hanno scoperto un'immensa "piramide" nascosta nel cuore di una collina sul monte Padang, nella parte occidentale di Giava. Il tempio, composto da più strati, occupa l'intero volume della collina, un'area di ben 150 mila metri quadrati. Lo strato più antico della costruzione interrata si stima abbia ben 28 mila anni.
Sulla cima del monte Padang, nella parte occidentale di Giava (Indonesia) è stata scoperta un'antichissima e immensa piramide nascosta da terra e vegetazione. Si tratta di un tempio costruito strato dopo strato nell'arco di millenni, del quale fino ad oggi era conosciuta solo la parte superficiale, dove è ospitato un sito archeologico avviato all'inizio del XIX secolo.
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I ricercatori dell'Istituto delle Scienze indonesiano guidati dall'archeologo Danny Hilman Natawidjaja sospettavano da tempo che una parte della collina non fosse completamente naturale, tuttavia non immaginavano che tutta l'area sotterranea, alta una trentina di metri, fosse un'immensa costruzione artificiale. Credevamo che in passato questa collina fosse una specie di edificio. Si è scoperto che si estende molto più in basso, consiste di diversi strati ed è in realtà l'intero volume della collina" ha dichiarato all'agenzia di stampa russa Rio Novosti il geologo Andang Bakhtiar, supervisore dell'area archeologica. Gli scienziati hanno svelato l'arcano servendosi di immagini satellitari, rilevazioni radar, tomografie a raggi X e altri metodi di scansione. Grazie ad essi hanno rilevato i gradoni di un tempio che si estende per ben 150 mila metri quadrati. La parte più profonda sarebbe stata costruita ben 28 mila anni fa, mentre gli strati più recenti dovrebbero avere rispettivamente 9 mila anni, 8.300 / 7.500 anni e 3000 / 3.500 anni. Lo strato più superficiale è composto da rocce basaltiche intagliate per formare colonne e passaggi; proprio durante quest'ultima opera di aggiornamento sarebbe stato deciso di interrare e celare con la vegetazione le parti più antiche della struttura. E' interessante sapere che nell'area del sito archeologico gli autoctoni si recano ancora oggi per pregare e deporre corone di fiori; non si esclude vada avanti da migliaia di anni con lo stesso rito.
Certo è che la datazione della costruzione della parte più in profondità risalente a 28.000 anni fa è scioccante!! Se così fosse veramente di dovrebbero stracciare tutti i libri di storia umana.
Vorrei ricordare ai lettori che a questo punto potrebbe essere citato il famoso papiro di Torino (vedi post precedenti) nel quale sono riportati tutti i Faraoni che hanno regnato sull'Egitto, indicando oltre al nome del Faraone anche gli anni di regno; anche qui calcolando gli anni di regno dei faraoni ne deriva una datazione incredibile, che porta il primo Faraone a regnare sull'Egitto ben 36.000 anni fa.
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